Ciao Paolo

Per ricordare Paolo, vi inviamo tre cose:
1) una foto che lo ritrae in SGB qualche anno fa, in compagnia di altri famosi amacordiani….(foto inviata da Pino Pirro)
2) una riflessione di Rosario, nel momento del saluto a Paolo
3) un messaggio di Riccardo, figlio di Paolo, che saluta tutti quanti siano stati loro vicini in questo triste momento.
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Data l’importanza del momento e la trasparenza dei pensieri, quando vorrete ritroverete tutto sul sito www.amarcordmarnero.it
Grazie a tutti voi.
Ciao

Da sx il piccolino in piedi col giumbotto non lo so, quello più alto, biondo con gli occhiali è Titta, ma non so se lo chiamavano così o si chiamava così, poi con la giacca bianca c’è il buon Paolo Caselli, poi sempre in piedi verso dx, Natalino Greco e poi Sergio Bazzani, accasciato a sx Mauro Parenti, e a dx Nello Campo, credo… Mi manca solo il piccolino a sx e come si chiamava completo Titta… Fonte: Pino Pirro

 

Ieri eravamo in tanti presenti a salutare Paolo per il suo viaggio “ultimo”. La chiesa in cui si è celebrato il funerale era colma di persone che erano lì per tributargli l’ultimo saluto. Persone che, magari, non lo vedevano da tempo perché si sa, le esigenze del quotidiano fanno scorrere il tempo in maniera troppo veloce e gli anni passano anche se ti sembra di non esserti mai mosso. Con Paolo era difficile incontrarsi ma ci leggevamo su FB ed era sempre un piacere scorrere le sue parole perché le sue opinioni erano sempre sobrie, sagge, ponderate, attente e competenti sui temi di cui parlava. Il suo modo di scrivere, di pensare e, soprattutto, di essere mostrava l’essenza di una persona misurata che sapeva di cosa parlava e lo faceva sempre per portare la linea dell’orizzonte più avanti, evitando di fermarsi alle apparenze oppure a ciò che era scontato, ma voleva sempre capire e cogliere (e fare cogliere a chi leggeva) gli aspetti (magari) meno evidenti delle questioni ma, comunque, altrettanto importanti.

Dice il Vangelo che è dall’albero che si riconoscono i frutti ed ascoltando ieri i saluti dei famigliari di Paolo, osservando la compostezza dei suoi genitori, è stato facile comprendere quanta ricchezza si è seminata e poi raccolta nella storia della sua famiglia. Quella di origine, innanzitutto e poi in quella da lui generata insieme a sua moglie Donatella. Abbiamo ascoltato, da chi è intervenuto, parole di rimpianto ma anche di affetto e di gratitudine, di amore e di speranza che ancora di più hanno fatto emergere la figura di una persona buona e saggia, di uno spirito prudente e rispettoso degli altri, di una persona che amava la sua famiglia e che, con il suo modo di essere, è sempre stato un pacificatore, capace di andare oltre le apparenze alla ricerca del “buono e giusto”, sempre e comunque. Al funerale si sono incontrate persone che non si vedevano da anni, alcune da decenni, con piacere e senza imbarazzi per il tempo trascorso. Un piccolo miracolo, questo, nato in quello spicchio di cielo circoscritto tra via Mar Nero e Via Nikolajevka e cresciuto nell’oratorio di San Giovanni Bosco a riprova, nuovamente, che quando il seme è buono non marcisce ma continua a vivere. Come Paolo, che vivrà nel ricordo di chi lo ha conosciuto, dei suoi famigliari, soprattutto dei suoi figli e di chi gli ha voluto bene. E soprattutto di lui ci si ricorderà per il bene, appassionato, generoso e gratuito che ha voluto e saputo donare agli altri…

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Un unico e simbolico messaggio per ringraziare tutti coloro che questi giorni sono venuti a salutare papà alla camera ardente, o che ieri erano presenti in chiesa.
Nessuno di noi si immaginava una partecipazione come quella di ieri.
Nonostante non apprezzasse particolarmente essere al centro dell’attenzione, sono sicuro che papà sarebbe fiero e commosso del tempo speso da ognuno di voi per venire a dargli un ultimo saluto.
Parlo a nome della mia famiglia, ci avete sciolto il cuore con la vostra presenza, i vostri abbracci e le vostre parole di conforto. Lo mando a più persone possibili tra quelle che ho riconosciuto, sperando di non dimenticare nessuno, ma pur sapendo che sarà così…e di questo me ne scuso in anticipo. Spero non se la prendano coloro che non saranno tra i destinatari diretti, ma che leggeranno il messaggio “di girata”.
Vi chiedo, a proposito, di condividere il messaggio tra di voi anche su gruppi in comune, affinchè questo breve ringraziamento raggiunga il maggior numero di persone possibile tra quelle presenti.
E per quelle non presenti perchè impegnati o impossibilitati a cui capiterà di leggere questo messaggio, non preoccupatevi: Paolino si sarebbe fatto bastare anche un pensiero.
Un abbraccio a tutti,
Riccardo e famiglia


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